Mutui per acquisto prima casa e non solo.

16 Giugno 2022
0 Comments

Le notizie degli ultimi giorni espongono una situazione delicata per il mercato immobiliare: a causa dello spread che è in salita, la Bce inevitabilmente rialza i tassi sui mutui.

Chi ha intenzione di acquistare una casa si ritrova di fronte ad alcune incertezze, “mutuo a tasso fisso o variabile?”

Mutuo a tasso fisso o variabile: qual è la scelta giusta?

Il mercato ha subito un aumento dei tassi d’interesse fissi da gennaio 2022.

Qualche giorno fa, la Bce ha annunciato un incremento del costo del denaro dello 0,25 %, un ulteriore aumento a settembre, che andrà ad incidere sull’Euribor.

Il tasso fisso è effettivamente salito rispetto a qualche mese fa, intorno al 2,50%, essendo comunque una soluzione valida per l’acquisto di un bene essenziale come la casa.

Invece il tasso variabile, intorno all’ 1%, sicuramente evidente nell’immediato un importante risparmio, ma bisogna scegliere un prodotto che garantisca un “tetto” sul rialzo dei tassi o particolari condizioni che possono essere da “paracadute” in eventuali momenti di maggiore difficoltà.

Per le persone che hanno l’esigenza del  mutuo maggiore dell’80%, fino al 100%, è da ricordare che è ancora in vigore la possibilità di avere la garanzia dello Stato.(31.12.2022)

In questo caso, l’agevolazione è per tutte le persone, e prevede dei tassi molto agevolati per chi ha meno di 36 anni e un ISEE inferiore ai 40.000 €, anche se l’offerta verte quasi esclusivamente su mutui a tasso variabile o variabile con tetto massimo (consigliato).

L’opportunità rimane comunque ottima per realizzare soprattutto l’acquisto della prima casa ed, eventualmente, andare a rinegoziare l’operazione dopo qualche anno (consigliato valutare).

Quando si prende in considerazione il mutuo a tasso variabile con “Tetto massimo”?

Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo è una soluzione ottimale per la situazione del mercato oggi, in quanto c’è stato un aumento del tasso fisso e previsti aumenti nei mesi prossimi anche sui tassi variabili.

Questa soluzione permette di sfruttare il tasso variabile (più basso) con la sicurezza di avere una “protezione” in caso di eccessivo aumento. È possibile così vagliare anche l’importo della rata mensile, in casi di raggiungimento del tasso (tetto) massimo, e valutare la capacità restitutiva in tale situazione.

Il tasso di partenza del mutuo a tasso variabile con Tetto massimo è di poco maggiore rispetto ad un variabile puro, circa lo 0,30%, ma l’acquisto di questa protezione è fondamentale nei mutui con piano di ammortamento dai 20 ai 30 anni soprattutto in questo momento “storico”.

Nei mutui con piano di ammortamento più breve, l’impatto della variazione dei tassi è, invece, meno importante in quanto la divisione della quota capitale e quota interessi della rata è più favorevole.

Investire su un immobile da ristrutturare o nuovo ?

In generale, l’acquisto di un’immobile da ristrutturare rispetto ad un immobile nuovo  è maggiorente rischioso, dovuto a tutte le variabili che possono esserci durante la ristrutturazione visto anche il notevole aumento dei materiali edili e manodopera ed anche alla difficoltà di reperimento degli stessi (materiali e manodopera) su un mercato attualmente inflazionato, dai vari bonus per le ristrutturazioni.

In questo scenario, l’acquisto di un’immobile nuovo, o che non abbia necessità di ristrutturazioni, rappresenta la soluzione più facilmente gestibile e con meno rischi.

Habitat Immobiliare

Habitat immobiliare è l'Agenzia che ti segue nella vendita ed acquisto della tua casa in ogni passaggio